Migliorare la produzione di cereali minori e pseudocereali

1. Introduzione di 11 varietà di miglio e 16 di grano saraceno provenienti da tutta Europa e dal Nord America;
2. Caratterizzazione delle varietà di miglio e grano saraceno secondo i descrittori (ad esempio: altezza della pianta, habitus di crescita, tempo di fioritura, maturità, peso di mille semi) approvati dall’International Board for Plant Genetic Resources;
3. Sviluppo di un metodo di analisi molecolare per la valutazione della distanza genetica e della tracciabilità del miglio;
4. Produzione di popolazioni ibride di miglio e grano saraceno necessarie per le attività di miglioramento genetico; esecuzione di due cicli di selezione per il grano saraceno;
5. Test delle varietà recuperate di miglio e grano saraceno in campi sperimentali in Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Carinzia nel 2017 e 2018;
6. Miglioramento delle pratiche agronomiche, con definizione della densità ottimale di semina per massimizzare la resa in grano saraceno;
7. Identificazione di 4 varietà di miglio con alto potenziale di rendimento (resa> 2000 kg / ha) e di 4 varietà di grano saraceno con un elevato potenziale di rendimento (resa> 1000 kg / ha). Differenze di rendimento significative sono state registrate nei diversi campi sperimentali.

Aumentare le proprietà nutrizionali, tecnologiche e sensoriali di miglio, grano saraceno e avena

1. Rilevazione di significative variazioni nutrizionali, tecnologiche e sensoriali tra diverse varietà di grano saraceno, miglio e avena coltivate nei diversi campi sperimentali;
2. Dimostrazione che la maggior parte degli antiossidanti si trova nella crusca del miglio e del grano saraceno, e che la decorticazione, pur riducendo la capacità antiossidante totale, non riduce il contenuto di proteine e la concentrazione di aminoacidi;
3. Conferma che il miglio contiene alti livelli di aminoacidi essenziali, rispetto a grano, mais e riso;
4. Ottimizzazione dei protocolli analitici per l‘analisi dei parametri nutritivi selezionati di miglio, grano saraceno e avena utilizzando attrezzature portatili;
5. Sviluppo di protocolli di macinazione innovativi che forniscono farina di miglio integrale con maggiore contenuto di fibre, proteine, fosforo e ferro;
6. Predisposizione di un nuovo protocollo di lavorazione del grano saraceno in grado di garantire un‘elevata purezza microbiologica della farina;
7. Sviluppo di prototipi di snack e pane contenenti avena caratterizzati dal loro ricco contenuto di nutrienti (alto contenuto di fibre, proteine, minerali) e dal profilo sensoriale interessante (umidità della mollica, note nocciolate e aroma dolce);
8. L‘uso delle farine ottenute da miglio, grano saraceno ed avena in diversi tipi di alimenti contribuisce ad una dieta diversificata dal punto di vista nutrizionale e sensoriale.
Durante il progetto sono stati ideati:
• Fette biscottate (ricche di fibre e fonte di vitamina E; aroma tostato e ai cereali e consistenza croccante);
• Miscela di farina per pane (ricca di fibre e fonte di magnesio, fosforo, sapore acido e tostato);
• Pane (fonte di fosforo e vitamina E, note di cereali e di nocciola, sapore dolce);
• Snacks estrusi (ricchi di fosforo e magnesio e fonte di vitamina B1; consistenza croccante);
• Lievito naturale secco (particolare profumo aromatico e forte sapore acido, lunga conservazione).

Incoraggiare la riscoperta delle antiche tradizioni culturali

1. Organizzazione di 3 giornate a Udine, Klagenfurt e Dietenheim e 2 incontri a Udine e Laimburg per mostrare sul campo le peculiarità di miglio, grano saraceno e avena a potenziali coltivatori e consumatori, con l‘obiettivo di suscitare un rinnovato interesse per queste colture minori;
2. Focus group sugli aspetti storici della coltivazione del grano saraceno in Alto Adige.

Trasferimento competenze acquisite

1. Pubblicazione dei risultati del progetto in due riviste scientifiche specializzate; i partner stanno attualmente lavorando su ulteriori manoscritti;
2. Redazione di linee guida per la coltivazione di miglio e grano saraceno;
3. Alla conferenza finale del progetto a Trieste hanno partecipato circa 100 partecipanti, tra cui rappresentanti di associazioni nazionali di celiaci, medici, esperti dell‘industria alimentare e agricoltori;
4. Partecipazione a 3 conferenze (Internationl Buckwheat Research Association, Tarvisio, aprile 2018, Cereal and Grains, ottobre 2018, Londra, ICC Conference, Vienna, aprile 2019) per diffondere i risultati del progetto;
5. Organizzazione di 2 workshop (uno riguardante l‘analisi sensoriale dei prodotti alimentari, l’altro sull‘applicazione della dieta priva di glutine nel trattamento di patologie glutine correlate).

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